Il Premio della Gratuità “Don Paolo Bargigia”, edizione 2018, viene assegnato all’Associazione Gruppo Perchè No?

Il Premio della Gratuità “Don Paolo Bargigia”, edizione 2018, viene assegnato

all’Associazione Gruppo Perché No?

Motivazione

Un’associazione di volontariato fatta da ragazzi, il più piccolo ha 9 anni il più grande 29, che ha vivacizzato la vita di Borselli, un piccolo paesino sull’Appennino, che ha creato dal nulla attività ricreative, ha rinsaldato relazioni tra i compaesani e rafforzato il senso di comunità che unisce generazioni, recuperando luoghi che erano abbandonati, come la loro sede, il vecchio cinema del paese.
L’amore di questi ragazzi al proprio ambiente è stata contagiosa e la loro idea è diventata un progetto di sviluppo e valorizzazione del territorio, attraverso la creazione di un “agririfugio”, nella canonica in disuso della Pieve di Tosina, di ecomusei e attività di turismo ambientale e culturale.
Per l’esperienza unica di affezione al proprio territorio e di socialità costruttiva fra giovani, il Gruppo Perchè No? è vincitore del premio gratuità del 2018.

Il Premio giornalistico nazionale “Comunicare la Gratuità” edizione 2018 viene assegnato a La sfida del centauro “Vi porto tutti in moto”

l Premio giornalistico nazionale “Comunicare la Gratuità” edizione 2018 viene assegnato a

La sfida del centauro “Vi porto tutti in moto”

L’incontro che cambia la vita del campione di motocross Vanni Oddera. Un taxista senza gambe gli apre gli occhi alla sofferenza. E lui decide di fare del bene. Perché la mototerapia? “Il vento tra i capelli fa venire voglia di vivere”

di Fausta Chiesa
Pubblicato su #buonenotizie Corriere della Sera del 7 novembre 2017

Motivazione

Fausta Chiesa, senza ricorrere ad un eccesso di retorica, è riuscita a raccontare una storia di bellezza e generosità molto evocativa.

Leggere il suo articolo ci ha consentito di salire in moto con Vanni e i suoi passeggeri, di fare il giro con il vento nei capelli (e pazienza se per una volta abbiamo trasgredito le regole e non ci siamo messi il casco).

In poche righe, Fausta ha saputo spiegarci quello che anima Vanni: l’amore per gli altri rende felici. Ed è lo stesso principio che ritroviamo all’origine della gratuità.

Leggi l’articolo vincitore

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“All’origine della Gratuità” Firenze, Palazzo Vecchio, 1 dicembre 2018

"All'Origine della Gratuità" Firenze, Palazzo Vecchio, 1 dicembre 2018

L’essenza della gratuità è nel lavoro quotidiano di Rose Busingye, la presidente di Meeting Point International Kampala Uganda, che si prende cura dei pazienti malati di Aids e di altre malattie infettive, dei loro piccoli orfani e si occupa dell’educazione dei giovani. La sua testimonianza è stata al centro dell’atteso convegno “All’origine della gratuità”, che si è tenuto nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Un evento che da otto anni celebra e raccoglie le esperienze del mondo del volontariato organizzato da Voltonet, Compagnia delle Opere Sociali, Misericordia di Firenze con il sostegno di Cesvot, della Fondazione CR Firenze e l’adesione di molte associazioni.

La giornata si è aperta con i saluti dell’assessore al welfare del Comune di Firenze Sara Funaro  che ha consegnato le Chiavi della Città a Rose Busingye, e del Cardinale Giuseppe Betori.
A moderare il convegno, Stefano Parati, responsabile CDO Opere Sociali Toscana. Ѐ intervenuto anche Arnold Kato, ospite del Meeting Point International Kampala Uganda.

“Mi rallegro nel vedere tante energie, provenienti da realtà molto diverse fra loro, messe all’opera a favore di tanti bisogni della nostra gente e in vari campi della vita sociale. – ha detto l’Arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori. – Non solo, mi rallegro anche perché questo annuale convegno intende ogni volta approfondire le ragioni del nostro agire verso i più bisognosi in modo da non affievolire le energie e trovare anche modi nuovi e motivati di intervento nei settori a cui ci rivolgiamo. Per questo il titolo del convegno è ogni volta significativo e ricorda a tutti che il gesto di carità che contraddistingue l’agire cristiano ha sempre bisogno di riscoprire la sua origine, la sua ragione profonda, pena il ripiegamento su di sé, sulla smania di risultati, sull’efficientismo organizzativo, sull’ansia da prestazione, sull’autocelebrazione della propria opera, che tolgono tante energie alla carità. Il mio augurio – ha concluso il card. Betori – è che il nostro ritrovarci quest’oggi, ci aiuti a riscoprire cosa c’è all’origine dei nostri gesti e opere di carità, ovvero che la gratuità che vogliamo vivere è il riflesso della gratuità di Dio nei nostri confronti. Lasciamoci commuovere di nuovo dalla carità di Dio in Cristo, per ritrovare gusto ed efficacia nelle nostre opere”.

Assegnato il premio per la seconda edizione del premio giornalistico nazionale “Comunicare la gratuità”. Quest’anno hanno partecipato da tutta Italia ben 80 giornalisti, più del doppio rispetto allo scorso anno. Il concorso è nato per dare nuovo risalto alle buone notizie, quelle che spesso non guadagnano le prime pagine dei giornali, ma che meritano di essere raccontate. Il riconoscimento (e un premio di mille euro in denaro)è stato assegnato a Fausta Chiesa, che ha raccontato la storia del campione di motocross Vanni Oddera, dalle gare alla mototerapia per regalare sorrisi a malati e disabili, grandi e piccini.

Il convegno è  stata anche l’occasione per celebrare, come lo scorso anno, il ricordo don Paolo Bargigia, portato via dalla Sla due anni fa. Sacerdote dal 1985, ha sempre lavorato a contatto con i ragazzi, nella parrocchia del Sodo e insegnando nelle scuole, come al liceo Dante. A Lima, come in Italia, è diventato padre spirituale di tanti giovani. Con la malattia, la sua vocazione si è rafforzata e il suo lavoro si è intensificato ben oltre il limite consentito dalle sue condizioni. Un uomo che è diventato esempio di altruismo e solidarietà e per questo a lui è stato intitolato il premio Gratuità, quest’anno vinto dal “Gruppo Perché no?”. Un’associazione di volontariato fatta da ragazzi, il più piccolo ha 9 anni il più grande 29, che ha vivacizzato la vita di Borselli, un piccolo paese sull’Appennino, creando dal nulla attività ricreative, rinsaldando relazioni tra i compaesani e rafforzando il senso di comunità che unisce generazioni e recuperando luoghi che erano abbandonati, come la loro sede, il vecchio cinema del paese. La forza di volontà di questi ragazzi è stata contagiosa e la loro idea è diventata un progetto di sviluppo e valorizzazione del territorio, attraverso la creazione di un “agririfugio”, di ecomusei e attività di turismo ambientale e culturale.

Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare del 24 novembre.

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